Un giorno con Minosse e il buon vino

Giornata completamente dedicata ai Minoici e alla regione vinicola di Iraklion: stancante, ma vi assicuro che la fatica è ampiamente ricompensata. Siamo partiti in macchina raggiungendo il Palazzo di Cnosso dopo circa due ore, durante le quali poterete ammirare meravigliosi panorami a picco sul mare (a meno che non abbiate cinque anni come me e non vi addormentiate dopo una mezzoretta scarsa).

A pochi metri dal sito c’è un grande parcheggio gratuito e la fila all’ingresso era molto gestibile, così in pochi minuti eravamo già dentro; all’entrata si assiepano le guide che organizzano le persone in gruppi a seconda delle lingua, se siete interessati. Io vi consiglio la visita guidata, ha la durata di un paio d’ore e per 10€ a persona illustra in modo esaustivo il palazzo, fornendo le necessarie nozioni di storia e mitologia greche. I resti sono comunque di facile fruizione, perché lo scopo dei lavori di conservazione era proprio quello di renderli comprensibili al pubblico. Per questo motivo, Sir Arthur Evans, archeologo inglese che scoprì il palazzo, diede l’avvio ad un’estesa e audace opera di restauro, molto contestata per l’impiego del cemento armato, con cui sostituì i materiali antichi. Tutti gli originali, fatta eccezione per il trono di Minosse, sono conservati nel Museo archeologico di Iraklion, quindi abbiamo deciso che dovevamo assolutamente vederli.

Rovine di Cnosso

Visto che il museo rimane aperto fino alle otto di sera, ci siamo concessi una pausa enogastronomica nella zona vinicola. Abbiamo pranzato a Skalani sotto la pergola dell’Elia&Diosmos, circondata da piante aromatiche che lo chef raccoglieva di volta in volta mentre cucinava per noi, con estro e creatività. Nel pomeriggio, abbiamo raggiunto la tenuta vinicola Stilianou, dove la gentilissima famiglia che produce unicamente vino e olio locali, ci ha generosamente offerto una degustazione.

Vigne a Iraklio

Il museo mi ha davvero colpita e vi consiglio di visitarlo. Non solo racchiude dei veri e propri tesori, coprendo un arco temporale vastissimo, ma è tenuto in modo eccellente: i dipendenti sono cortesi e chiacchierano volentieri coi visitatori, rispondendo anche a domande inerenti i reperti, le luci valorizzano in modo eccellente gli oggetti, rendendo l’esperienza di gran lunga più piacevole che in tanti altri musei. Infine, il bellissimo patio in stile minoico e il giardino antistante ospitano tavoli e panchine in cui sedersi anche senza obbligo di consumazione al bar: siamo rimasti fino a tardi, così come molti abitanti del luogo e non c’è cosa più bella di un museo vivo, che appartiene ai suoi cittadini e che non è solo una cattedrale nel deserto costruita all’uopo per i turisti.

Modellino del palazzo di Cnosso

(clicca sulla foto per altre foto del museo)

Per la cena avevamo voglia di mettere in pausa per una sera la rustica cucina delle deliziose taverne e abbiamo optato per la versione estiva del Brilliant, il ristorante del boutique hotel Lato, l’Herb’s Garden: cibo raffinato, sapienti rivisitazioni cretesi e una fantastica terrazza con vista sul porto.

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