La luce dorata di Rethymno

La parola chiave di oggi è “lentezza”. Ci siamo svegliati tardi e siamo tornati a mangiare pesce al porticciolo di Rethymno. Ci mancava di visitare la città vecchia e avevamo voglia di addentrarci nei vicoli, curiosare nei negozietti di pellame e rilassarci all’ombra della Fontana Rimondi, con le sue teste di leone sonnolente che sputano acqua dal 1600.

Tra una bottega antiquaria e un po’di shopping nei piccoli bazar, abbiamo raggiunto la moschea Neratzes: purtroppo è in restauro e ci sono i ponteggi, ma si intuisce comunque la fierezza e il pregio del palazzo, nato come chiesa francescana, riconvertita nel 1657 e oggi usato come sala concerti.
La cosa che più mi ha colpita di Rethymno è la luce dorata che si posa sui monumenti, lasciando come una patina polverosa e regale sulle cose e sono felice di aver avuto la possibilità di prendermi tutto il tempo per accorgermene e assaporarla.

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