Glika Nera: un paradiso color acquamarina
Per la nostra giornata di mare abbiamo scelto Glyka Nera, chiamata anche Sweetwater beach, a causa dell’acqua dolce che sgorga dal sottosuolo molto gradita dalle caprette che pascolano tranquille tra gli ombrelloni (this is Creta!)
La spiaggia è raggiungibile via mare da Hora Sfakion con un servizio di taxi boat a 4 euro o con taxi individuali più costosi: abbiamo trovato gli orari online, ma nonostante fossimo in ritardo, fortunatamente era in partenza una nuova barca e ne abbiamo viste altre transitare oltre quelle indicate. Probabilmente nei periodi di maggiore affluenza intensificano le corse a seconda delle persone che si assiepano al chioschetto.
La spiaggia è, al momento, la mia preferita: una mezzaluna appoggiata ad un costone di roccia con un mare incredibilmente trasparente che vira dall’acquamarina al cobalto. Per sei euro abbiamo preso lettini ed ombrellone a riva: a gestire la vendita è lo stesso signore che si occupa del piccolo chiosco su palafitta dove abbiamo pranzato; ha praticamente di tutto dalla greek salad al pesce fritto e i prezzi sono onesti.
Abbiamo passato lì la giornata, nuotando coi pesci e bevendo limonata sotto il sole fino alle 17.30 quando l’ultimo taxi boat ci ha riportati indietro.
Rimane la mia preferita nonostante un piccolo infortunio capitato al mio fidanzato proprio a causa di un’asse della palafitta: antidolorifici, qualche cambio di piano e fingers crossed.
Guardando il bicchiere mezzo pieno, riteniamoci fortunati dall’aver già svolto tutte le escursioni più impegnative.
Sfiga a parte, la consiglio davvero tanto; d’obbligo maschera e boccaglio e le scarpette da scoglio!
Ciao Valentina! Ti ho scoperta oggi… Abbiamo fatto un itinerario simile a Creta, ma io a Glyka Nera sono arrivata a piedi! Bellissima, comunque! Ora mi sfoglio un po’ il tuo blog! 😉
Dai che bella coincidenza!
Mi fa piacere conoscerti, vado a dare un’occhiata alla tua Creta allora 🙂